venerdì 9 agosto 2024

Fossalta di Portogruaro nella rete di Borghi d'Europa – Divino in Vino ospita le degustazioni di Veronelliana

Fossalta di Portogruaro è stata inserita nella rete internazionale dei Borghi d'Europa, per la singolare eredità storica che la contraddistingue : Villanova Santa Margherita ed Alvisopoli, due borghi di fondazione.


Alla presenza del nuovo Sindaco (a), i giornalisti hanno raccontato il senso di un percorso, che

collega molte realtà locali a livello europeo.

“Una città di fondazione è un insediamento urbano nato non spontaneamente, ma sulla base di una precisa volontà politica e di un progetto urbanistico. In genere, le città di fondazione sono costruite nella parte fondamentale, detta "nucleo di fondazione", tramite un intervento unitario realizzato in tempi brevi e con una precisa conformazione geometrica, spesso caricata di significati simbolici e modelli ideali “

Fanno parte del progetto :

- I villaggi operai ottocenteschi e novecenteschi relativi a insediamenti industriali o minerari : Crespi d'Adda (BG-Lombardia),Villaggio Appiani (TV), Piazzola Città del Lavoro di Paolo Camerini (PD)

  • i nuovi insediamenti urbani fondati nel ventennio fascista, specie negli anni trenta ( Vigonza, le città di fondazione dell'Agro Pontino,il borgo littorio di Candiana)

  • le "città aziendali", o company towns, nate infatti come insediamenti a completamento delle infrastrutture produttive di una grande azienda ( Torviscosa, Tresigallo,Metanopoli, Villanova-Santa Margherita di Portogruaro, Alvisopoli,ecc. ).


I giornalisti hanno visitato poi le singole comunità, creando dei Percorsi del Gusto, ispirati al pensiero del grande giornalista Luigi Veronelli.




“Così a Fossalta di Portogruaro, non si poteva non incontrare l'enoteca Divino in Vino ( wine boutique) – ricorda Renzo Lupatin, giornalista e presidente di Borghi d'Europa.

Già la storia del titolare è una storia nella storia : dopo aver esercitato l'arte della stampa, preso

dalla passione per il mondo del vino, ha deciso di dedicarsi (come si suol dire anima, corpo e …

tasche...), a questa impresa, davvero coraggiosa per un piccolo centro come Fossalta di Portogruaro.


Ma, si sa, le imprese affidate alla passione e alla competenza, diventano spesso dei luoghi del desiderio, degli 'indirizzi di gola' come era uso chiamarle Gino Veronelli.


Annota Fabio Pallavicini : “Il Divino in Vino è un locale elegante e fuori dagli schemi...grande selezione di vini,ottimi cicchetti alla veneziana e dei tramezzini a dir poco incredibili...staff preparato e simpatico!Inoltre funge anche da bottiglieria di classe visto il numero di ottime etichette che è possibile acquistare! Super consigliato!”



Non fatevi ingannare dal tono più che positivo : è semplicemente tutto vero !

Luca ha saputo far crescere una tana del gusto : “ se vi piace bere qualcosa di particolare, fatevi consigliare da  Luca che vi propone ogni settimana delle vere chicche.... “


VERONELLIANA è il percorso che Borghi d'Europa dedica a Luigi Veronelli, con 10 tappe inserite nel progetto di collaborazione informativa con il Parlamento Europeo.




Divino in Vino sarà uno dei luoghi che ospiterà le degustazioni fino a dicembre 2025.


"Sono diversi anni – racconta Bruno Sganga, giornalista, già coordinatore delle iniziative editoriali del Maestro-,che Luigi Veronelli (Gino per chi aveva vera amicizia e confidenza con lui) ci ha lasciati ed una volta per tutte sia chiaro che siamo tutti debitori a Veronelli. Lo sono i consumatori a cui ha saputo raccontare “camminando la Terra” in modo esemplare ed unico, come i vari protagonisti del settore agroalimentare ed enogastronomico, verso questa figura leggendaria ed autentico uomo di cultura. Lo siamo tutti all’enogastronomo antesignano e moderno insieme, al giornalista polemico, al fine scrittore, all’editore coraggioso, al conduttore televisivo precursore del settore, oltre che al filosofo ed anarchico sui generis.

Ho vissuto quasi quindici anni a fianco dell’uomo Veronelli nel pieno degli anni più entusiasmanti: dalla sua “L’Etichetta” e le millanta sue Guide, in un ruolo che mi consentiva, soprattutto per amicizia e fiducia, tra marketing e redazione, viaggiando ovunque con lui, d’intervenire e conoscere ogni minimo particolare della sua vita professionale ed anche umana. Sorrido quando negli ultimi tempi leggo od ascolto di gente che lo cita, mette immagini con lui o sbandiera lettere, per evidenziare che “conosceva” Veronelli.., pur di poterlo citare e vantarsene. Ma Gino era cordiale ed aperto con tutti, come dimostrava nella sua “Corrispondenza pubblica e violata” a cui dedicava ore ed ore, pur quando lontano dalla sua dimora bergamasca. "








domenica 28 aprile 2024

VINOCALCIANDO nel progetto ' Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo' – Il 27 maggio alla Trattoria agli Alberoni alla Brussa (Caorle)






Alla Trattoria e alloggi Agli Alberoni, alla Brussa (Caorle), lunedì 27 maggio dalle ore 17,00.


VINOCALCIANDO nasce a Udine da un'idea di tre amici Dante, Mauro e Claudio di voler giocare una partita di calcio (cuochi contro camerieri) e degustare ottimi vini e prodotti enogastronomici a fine match.

VinoCalciando conserva oggi il nome, ma soprattutto lo spirito. La serata di degustazione viene rinnovata di anno in anno e parte del ricavato è sempre devoluto in beneficenza. La Trattoria e alloggi “Agli Alberoni” è da diversi anni partner dell'evento e ospita la serata nel suo grande giardino. Una location unica, in Brussa immersa nella campagna a due passi dal mare dell'Oasi Naturalistica di Vallevecchia (Caorle).



Borghi d'Europa aveva partecipato per la prima volta a Vinocalciando nel 2023, assicurando alle

aziende un servizio di ufficio stampa su misura.


Nel 2024 i giornalisti e i comunicatori hanno inserito la manifestazione nel progetto 'Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento europeo' che prevede :


-la realizzazione di servizi informativi (non pubblicitari) sulle aziende partecipanti e la loro

pubblicazione in giornali (online, stampa e tv) nelle regioni d'origine e a livello nazionale ;


  • la realizzazione di servizi, con interviste multimediali nel corso della degustazione ;

  • la documentazione del lavoro, con rassegne stampa puntuali, 'dopo' l'evento


mercoledì 3 aprile 2024

Borghi d'Europa e la collaborazione informativa con il Parlamento Europeo- Dante Paolo Nosella racconta VINOCALCIANDO, rassegna degustazione a Caorle, all'Oasi La Brussa, presso il ristorante agli Alberoni


In occasione delle Elezioni europee di giugno 2024, Borghi d'Europa e Parlamento Europeo hanno deciso di riavviare il progetto di collaborazione informativa, per promuovere la partecipazione dei cittadini dei Borghi Europei all'evento elettorale e dare una solidità internazionale alla rinnovata scelta dei 40 Borghi per il prossimo quinquennio. Borghi d'Europa sceglierà un numero cospicuo di borghi dalla rete BELC - Rete europea di consiglieri regionali e locali.

Elezioni europee

6-9 giugno 2024 Perché è importante votare

Tra il 6 e il 9 giugno 2024 milioni di europei parteciperanno a plasmare il futuro della democrazia europea in occasione delle elezioni europee.



Si tratta di un momento unico in cui tutti noi possiamo decidere collettivamente sul futuro dell'Unione europea. Votare è sempre importante, a livello locale, nazionale o europeo. È un'ottima opportunità per esprimere la tua opinione sui temi che ti stanno a cuore.



Usa il tuo voto per contribuire a cambiare il mondo in cui vivi

È facile dimenticare quante persone sono interessate dall'esito delle elezioni europee. Il Parlamento europeo adotta leggi che riguardano tutti: grandi paesi e piccole comunità, società potenti e giovani start-up, la sfera globale e quella locale.



La legislazione dell'UE affronta la maggior parte delle priorità delle persone: l'ambiente, la sicurezza, la migrazione, le politiche sociali, i diritti dei consumatori, l'economia, lo Stato di diritto e molte altre ancora. Oggi ogni tema di spicco a livello nazionale presenta anche una prospettiva europea.



Il tuo voto deciderà quali deputati al Parlamento europeo ti rappresenteranno nell'elaborazione delle nuove leggi e influenzeranno l'elezione della Commissione europea. Queste decisioni plasmeranno la tua vita quotidiana e quella di molti altri.



Usa il tuo voto per affrontare le sfide globali che ci circondano

In un mondo sempre più complesso, instabile e interconnesso, l'Unione europea si occupa di sfide globali che nessun paese dell'UE può affrontare con successo da solo. Affrontare le numerose sfide che ci troviamo davanti non è un compito semplice, e votare è il modo in cui puoi influire sulla direzione da seguire.



Usa il tuo voto per sostenere la democrazia

La democrazia non dovrebbe mai essere data per scontata. È un traguardo collettivo e una responsabilità collettiva in cui tutti noi abbiamo un ruolo da svolgere.



La democrazia inizia con le persone: siamo noi che diamo inizio al processo votando alle elezioni europee e le decisioni adottate in quel contesto influiranno sulla nostra vita. Se non partecipiamo, non abbiamo la possibilità di plasmare il futuro; ma al di là di questo, la democrazia parlamentare europea perde la sua forza e i suoi valori perdono significato.

Quante più persone votano, tanto più forte sarà la democrazia.





VINOCALCIANDO nasce a Udine da una idea di tre amici Dante,Mauro e Claudio di voler giocare una partita di calcio ( cuochi contro camerieri) e degustare ottimi vini e prodotti enogastronomici

A fine match.VinoCalciando conserva oggi il nome, ma soprattutto lo spirito.


La serata di degustazione viene rinnovata di anno in anno e parte del ricavato è sempre devoluto in beneficenza.

La Trattoria e alloggi 'Agli Alberoni' è da diversi anni partner dell'evento e ospita la serata nel suo grande giardino. Una location unica in BRUSSA, immersa nella campagna a due passi dal mare dell'Oasi Naturalistica di Vallevecchia (Caorle).


La serata di degustazione vini e prodotti enogastronomici si tiene rigorosamente di lunedì . Nel 2024 si terrà il 27 maggio.





mercoledì 27 marzo 2024

MILANO VETRINA DEL GUSTO: ALCUNI EVENTI MIRATI SECONDO BORGHI D’EUROPA

 

 




Da Vini di Vignaioli al format itinerante Eustachiora, passando per un’ottima degustazione all’Osteria del Treno

 

Milano, 27 Marzo 2024- La redazione della Testata Giornalistica Borghi d’Europa ha partecipato attivamente a tre diversi appuntamenti di degustazione a Milano prima della Santa Pasqua, momenti nei quali la cultura del vino è stata promossa in maniera efficace.

Il primo appuntamento è stato il Salone del Vino Aritgianale Vini di Vignaioli, tornato a Milano allo Spazio Mosso dopo oltre dieci anni e focalizzato sulla valorizzazione dei vini autoctoni naturali e digeribili, che ben rappresentano i rispettivi terroir d’origine.

Qui Borghi d’Europa ha molto apprezzato le etichette Spontine della Società Agricola Oppeddentro (An),quelle del Collio di Draga di Mitja Miklus,poi dall’Oltrepò Pavese i vini di Castello di Stefanago, di Tenuta Fornace di Rovescala (Pv) e di Emilia Pennac da Torrazza Coste (Pv),dalla provincia di Pordenone in Friuli i vini di Terèn, dal Trentino quelli dell’Agricola Foradori di Mezzolombardo (Tn), poi da Acqui Terme in Piemonte i vini dell’Azienda Agricola I Versanti ed infine, dal Trevigiano le etichette di Terre Grosse.

Il secondo momento di degustazione si è svolto presso la celebre Osteria del Treno, nella suggestiva Sala Liberty, dove è stato presentato agli operatori del settore il catalogo di vini della distribuzione di Gianpiero Aprile, con alcuni produttori presenti, che hanno potuto raccontare la loro filosofia produttiva.

Davvero interessanti le bollicine franciacortine de Le Cantorie di Gussago (Bs), quelle di Pinot Nero dell’Oltrepò (e anche i Pinot Nero vinificati in rosso) de La Manuelina di Santa Maria della Versa e di Le Fiole di Montalto Pavese (Pv), i vini dei Colli Tortonesi de I Carpini di Paolo Ghislandi, poi da Langhe e Roero sicuramente i vini di Poderi Colla di Alba e quelli di Poderi Moretti di Monteu Roero (Cn) ed infine gli ottimi bianchi di Vignis di Marian da Farra d’Isonzo (Go).

Assieme a questi ottimi assaggi all’Osteria del Treno, gli operatori del settore hanno potuto gustare anche delle Trofie al Pesto, prodotto sia con aglio che senza dalla Compagnia del Pesto Genovese.

Il terzo e ultimo momento di degustazione nella metropoli meneghina è stato il format itinerante Eustachiora, ripreso in vista della bella stagione, che ha visto protagonista l’Azienda Vitivinicola La Biòca, realtà langarola di Serralunga d’Alba (Cn) nei tre locali del distretto di zona Eustachi nella settimana dal 18 al 26 marzo appena trascorsa.

La Biòca ha presentato queste tre etichette: prima da Sapori Solari il Langhe Doc Rossese Bianco Cyrogrillo (85% Rossese Bianco e 15% Incrocio Manzoni Bianco), poi da Bubu il raro Verduno Pelaverga Doc Daje Mach, mentre al locale Polpetta Doc il Nebbiolo D’alba La Pipina.

Così va bene!

mercoledì 7 settembre 2022

Vittorio Veneto,Borgo del Gusto - L' incontro di lunedì 29 agosto all'Osteria Dante da Buba

 

 


Le giornate di informazione di Borghi d'Europa a Vittorio Veneto,Borgo del Gusto, si sono apertelunedì 29 agosto alla Osteria Dante da Buba.

Il racconto dei Percorsi Internazionali ha toccato La Via dei Norcini ed Eurovinum, Il Paesaggio della vite e del vino.

La Via dei Norcini è un itinerario leggendario per scoprire in oltre sei Paesi Europei, gli artigiani del gusto della salumeria. Pierangelo Canton ha presentato le eccellenze del Salumificio San Giacomo di Vittorio Veneto, proponendo lo schenal e la sopressa col filetto.

“Lo Skenal è una carne salata di suino derivata dal lombo intero che viene trattato esternamente con sale e spezie e quindi leggermente affumicato per favorire la conservazione e stagionato per circa 90 giorni. Presenta una colorazione rosa-brunita e un sapore molto gradevole e aromatizzato. Per ottenere lo Skenal utilizziamo esclusivamente lombi di suino pesante nazionale.”

Il vino col fondo di Casa dei Spada di Guia di Valdobbiadene ha aperto le degustazioni enoiche, proponendo un nettare dal gusto inconfondibile.

Roberto Buba ha interpretato il musetto piemontese, proponendolo con l'erbaluce della Cantina di Caluso.

“Il Cotechino Lenti nasce dalla selezione delle migliori carni, dalla lenta lavorazione dei maestri salumieri che, grazie alla miscela di aromi e sapori, lo rendono prelibato e unico. Un’autentica tradizione tutta da gustare.La cottura è a vapore.”


Tra i vini degustati è impossibile non ricordare i vini marchigiani di Fontezoppa , presentati e raccontati da Luca Spadotto, di All Wine.

Fontezoppa è il nome di un’antica fonte d’acqua che sgorgava laddove oggi si rincorrono i filari delle vigne. Tutto nelle Marche ha un nome, valli, fossati, campi e vicoli; segno del passaggio dell’uomo e di un intenso rapporto con la terra. Proprio dalla terra occorre partire per raccontare la storia delle Cantine Fontezoppa.Una varietà di vitigni consegnata a mani esperte e tecniche antiche incontra qui la generosità del terreno e la bontà dell’aria. Ne risulta un vino dalla forte personalità, prodotto tra colline verdi che guardano ora al mare, ora ai monti.A Civitanova Alta e a Serrapetrona si è trovato il giusto equilibrio tra condizioni climatiche e ricchezza del terreno, è quindi nello spazio compreso tra il Mare Adriatico e i Monti Azzurri che le Cantine Fontezoppa coltivano e maturano i loro vini migliori.

Sangiovese, Merlot, Cabernet, ma anche Maceratino (Ribona), Incrocio Bruni, Pecorino, Passerina sono i vitigni impiantati intorno a Civitanova Alta, sotto l’influsso benefico del mare. “





martedì 12 aprile 2022

GRANDILANGHE 2022 ALLE OGR A TORINO PER LA PRIMA VOLTA

 





Una sesta edizione di spessore per ripartire e capire le diverse sfumature di Barolo, Barbaresco e Roero

Milano, 11 Aprile 2022- Dopo lo stop forzato del 2021 dovuto alla pandemia, è finalmente tornata (e in presenza) la prestigiosa rassegna Grandilanghe, giunta alla sesta edizione, che è stata accolta con entusiamo da parte degli operatori horeca, media e da 50 buyers esteri accuratamente selezionati e provenienti da USA, Canada, UK e Scandinavia.

Grandilanghe, promossa come sempre dal Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani insieme al Consorzio Tutela Roero, ha visto protagoniste ben 226 realtà vitivinicole langarole, per la prima volta a Torino, nell’ottima e spaziosa location degli Spazi Ogr (Officine Grandi Riparazioni).

Un’altra novità di questa sesta edizione è stata di aprire anche ai wine lovers, nella giornata di lunedì 4 Aprile c.m. , in collaborazione con Ais Piemonte.

Borghi d’Europa ha partecipato con piacere a Grandilanghe, cogliendo l’occasione di poter comprendere da vicino le diverse sfumature di Barolo, Barbaresco e Roero e di tutte le denominazioni langarole in generale, al fine di comunicarle poi all’interno delle iniziative del percorso Eurovinum, i Paesaggi della Vite e del Vino.

Per la zona del Roero Docg Borghi d’Europa ha assaggiato come unici bianchi il Roero Arneis Docg 2022 e quello Riserva 2018 di Careglio di Baldissero d’Alb, il Roero Arneis Docg Riserva “Sru” 2019 di Antica Cascina dei Conti di Roero di Vezza d’Alba e ancora la Riserva Docg di Arneis “Sant’Anna” 2019 e lo Spumante Soeli 2018 di Arneis Docg di Cascina Lanzarotti di Monteu Roero.

Poi i rossi: interessanti i Roero Docg 2017 S.S. Trinità e la Riserva Docg 2016 S.S. Trinità Testun di Ridaroca di San Damiano d’Asti (At), il Roero Docg Riserva Canale 2016 dell’Azienda Agricola Pace di Canale (Cn) ed infine, sempre dalla medesima località il Roero Docg Bric Volta 2018 di Malabaila di Canale.

Capitolo Barbaresco Docg: ottime espressioni il Barbaresco Docg Serracapelli 2018 di Cecilia Monte di Neive, poi il Barbaresco Docg Faset Duesoli 2018 e quello 2017 di Piercarlo Culasso, il Barbaresco Docg Fratìn 2017  e la Riserva 2015 Vigna Giaia di Piazzo Comm. Armando di Alba, ed infine il Barbaresco Docg La Fenice 2017 e la Riserva Docg 2007 Piccola Emma di Pier Paolo Grasso di Neive.

Last but not least il Barolo Docg: qui Borghi d’Europa ha molto apprezzato il Barolo Docg Ravera 2017 e il Cannubi Docg 2018 di Rèva di Monforte d’Alba, poi il Barolo Docg 2017 del Comune di Barolo e quello Sarmassa Docg 2016 di Marchesi di Barolo, il Barolo 2017 Docg Bricco San Pietro di Anna Maria Abbona di Dogliani ed infine il Barolo Docg Pichemej 2017 e il Docg Bussia 2017 dell’Agricola Marrone, che ha presentato anche il nuovo e conviviale Langhe Rosato Dolcevita (70% Nebbiolo e 30% Barbera).

Indubbiamente, anche questa sesta edizione di Grandilanghe ha proposto eccellenze di Langhe e Roero, sia per le nuove annate, che per etichette un po’ più evolute, riconfermandosi come uno degli appuntamenti principe per l’enologia del Belpaese.

Evviva!

lunedì 14 febbraio 2022

Eurovinum : RIBOLLA GIALLA BRUT MILLESIMATO DOC FRIULI DI ALBINO ARMANI

 

Valorizzazione dell’autoctono, terroir e metodo classico: una straordinaria interpretazione della varietà che ha segnato la tradizione vinicola del Friuli Venezia Giulia
 
Autoctono friulano per eccellenza, la Ribolla Gialla viene citata per la prima volta in un atto di vendita del 1299 firmato dal notaio Emanno di Gemona. È ufficialmente dal Medioevo, quindi, che questo vitigno accompagna la storia del Friuli Venezia Giulia e il suo futuro sarà sempre più florido se si sceglierà di valorizzarlo con il giusto percorso identitario.

Albino Armani è trentino, dagli anni novanta viticoltore friulano acquisito, innamorato di questa terra “unica e affascinante, da conoscere e in cui farmi riconoscere ogni giorno”. La Grande Bellezza del vigneto friulano consiste nella sua straordinaria diversità: dal terreno, al microclima, all’interpretazione umana, la Regione è un caleidoscopio di anime ed espressioni. Non è un caso che Armani abbia scelto di produrre la Ribolla Gialla nell’Alta Grave Friulana. Dalla Vallagarina - dove da sempre l’Azienda è impegnata nel recupero dell’antico patrimonio ampelografico locale, come il Foja Tonda e la Nera dei Baisi - e dal Monte Baldo, il produttore porta a Lestans, poco sopra Sequals (PN), un bagaglio culturale unico, specchio della propria filosofia aziendale, che parla di valorizzazione delle varietà autoctone e di metodo champenoise.

Un binomio vincente se applicato in particolare alla Ribolla Gialla, varietà che nella visione aziendale diventa bandiera dell’eccezionale vocazionalità dell’Alta Grave Friulana per la produzione spumantistica. La Ribolla Gialla Brut Millesimato DOC Friuli di Armani – ora in commercio con l’annata 2016 (tiraggio 2018) – incontra qui l’arte della rifermentazione in bottiglia – “l’unica a mio avviso in grado di veicolare la reale identità del territorio” dice Albino Armani – con una sosta sui lieviti di 24 mesi e minimo 9 mesi di affinamento in bottiglia. I circa 2 ha di vigneto si trovano a Lestans, sulle rive dei torrenti in cui scorrono frammenti di roccia strappati alla montagna e trasformati lentamente in sassi bianchi e tondi: i claps in lingua friulana. Siamo precisamente nel paesaggio dei Magredi. Qui troviamo terreni ghiaiosi che si prestano perfettamente alla produzione di spumanti complessi ed eleganti, aiutati dalla vendemmia manuale precoce per preservare l’acidità e l’integrità del grappolo e da rese volutamente basse.

Non è solo una questione di terreno. “Per valutare un prodotto è fondamentale prendere in esame soprattutto il microclima, che, a parità di suoli, fa la totale differenza. Qui a Lestans troviamo delle condizioni quasi estreme, al limite della viticoltura, simili se vogliamo a quelle della Champagne: ci troviamo a nord, sotto le montagne (le Alpi Carniche) che offrono alla viticoltura un clima prealpino ideale per la coltivazione di vitigni da base spumante. La Ribolla Gialla è un’uva di netta personalità, che, se trattata con competenza, si presta perfettamente alla spumantizzazione attraverso il metodo classico, dove riesce ad esprimere tutto il suo potenziale. In un contesto che privilegia quasi completamente la lavorazione della varietà con il più semplice e meno costoso metodo Martinotti, Armani ha saputo affrontare il rischio e vincere una grande sfida”, spiega Walter Filiputti, nome di punta dell’enologia friulana, docente, giornalista e autore di numerose opere, nonché consulente dell’azienda Albino Armani.


Note di degustazione
Uno spumante dal perlage fine e persistente, che unisce la raffinata mineralità del terroir dell’Alta Grave con la fragranza floreale ed agrumata impreziosita dalla lunga sosta sui lieviti. Al palato freschezza e sapidità sono ben bilanciate, il sorso ampio e il finale lungo e asciutto invitano a versare un secondo bicchiere. Piacevole come aperitivo, si abbina facilmente alla cucina vegetariana, carni bianche e piatti di pesce più o meno elaborati. Ottimo con il Prosciutto di San Daniele, eccellenza gastronomica della tradizione friulana. Tra le cucine internazionali, si accompagna molto bene con il sushi.
Per ulteriori informazioni su Albino Armani visita il sito www.albinoarmani.com